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Padelle Antiaderenti, il Teflon può essere Cancerogeno freccelunedì 28 luglio 2014 


Padelle Antiaderenti, il Teflon può essere Cancerogeno, è quanto sembrano dimostrare alcune recenti ricerche che quindi consiglierebbero di evitare di utilizzare questo tipo di padelle, ma anche pentole, per la cottura degli alimenti. Il condizionale è d’obbligo in quanto gli studi in questione non sono definitivi, tuttavia sembra che  si stia prendendo in considerazione la possibilità di vietare l’uso di  tale materiale a partire dal 2015. Ovviamente, se questa ipotesi dovesse dimostrarsi veritiera, si dovrà provvedere a sostituire le padelle di casa, perché rischiare la salute per pochi euro sarebbe davvero colpevole, considerando poi che le alternative esistono e sono altrettanto valide. Quando si tratta della salute non dovrebbero esistere tentennamenti, anche perché una volta  che questa viene meno, ne va della qualità della vita e della aspettativa di vita stessa.

Ciò che rende  pericoloso il teflono è una sostanza che viene utilizzata nell’industria nei processi di realizzazione di  tale rivestimento, e precisamente il PFOA, o anche acido perfluorottanico.  Tra le ricerche cui si è accennato in precedenza, una in particolare condotta presso la University of Exeter negli Stati Uniti ha evidenziato che il PFOA  potrebbe favorire la comparsa di alcune patologie della tiroide, e questo soprattutto nelle donne, e come se non bastasse si è giunti ad affermare che il teflon è di fatto potenzialmente cancerogeno. Che lo sia in effetti o non lo sia è del tutto marginale, perché il solo fatto che possa essere responsabile di un qualsiasi cancro, dovrebbe far riflettere seriamente se continuare ad utilizzare il pentolame dotato di tale rivestimento antiaderente.

La ricerca afferma  che tale pericolosità deriva dal fatto che,  alle alte temperature cui è inevitabilmente esposta una padella o pentola di questo tipo, il teflon darebbe luogo ad un’altra sostanza,  il tetrafluoroetilene, altrettanto  pericolosa per la salute.  Il buon senso, ma anche la prudenza suggeriscono quindi di orientare le proprie scelte su padelle di materiali diversi, comunque altrettanto efficienti, e quel che più conta prive di sostanze che le renderebbero nocive per la salute. Un alimento cotto in presenza di una sostanza pericolosa, ne assorbe buona parte che, inevitabilmente, finisce nel piatto  e infine assorbita dall’organismo, quindi meglio sostituire le padelle di casa scegliendo tra quelle che non presentano fattori di rischio.

Tante le  alternative esistenti, e tra queste una buona scelta potrebbe essere rappresentata dalle pentole, padelle e tegami  in terracotta, materiale del tutto naturale, le quali offrono una perfetta antiaderenza naturale, sono resistenti, belle a vedersi il che non guasta e inoltre permettono di cuocere gli alimenti a temperature decisamente più basse  perché assicurano  una temperatura costante e uniforme. In questo modo, anche altre sostanze nocive che si possono liberare alle alte temperature, in particolare nelle fritture, potrebbero non generarsi più. È bene scegliere le pentole, tegami e padelle sottoposte a  processo di vetrificazione, che quindi non contengono metalli pesanti o altre sostanze nocive per la salute.

Esistono poi le padelle rivestite in ceramica atossica, quindi totalmente sicure per la salute, perfettamente antiaderenti al pari di quelle rivestite al teflon, del  tutto prive di tossicità.

Eccellenti anche le pentole o i tegami in vetro pirex, ma possono essere utilizzate solo per la cottura al forno e non su fiamma viva. Vi è poi l’acciaio inox, resistente e adatto a tutti i tipi di cottura degli alimenti, sicuro e senza il  pericolo di ritrovarsi con sostanze nocive nel piatto, richiede la sola accortezza di aggiungere un po’ di acqua o olio nella cottura. Infine un materiale del tutto naturale, la pietra ollare, dotata di una naturale e perfetta antiaderenza,  che ha il solo svantaggio di avere un costo più elevato, anche per il fatto di essere utilizzata raramente.
 


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Ciò che rende  pericoloso il teflono è una sostanza che viene utilizzata nell’industria nei processi di realizzazione di  tale rivestimento, e precisamente il PFOA, o anche acido perfluorottanico.  Tra le ricerche cui si è accennato in precedenza, una in particolare condotta presso la University of Exeter negli Stati Uniti ha evidenziato che il PFOA  potrebbe favorire la comparsa di alcune patologie della tiroide, e questo soprattutto nelle donne, e come se non bastasse si è giunti ad affermare che il teflon è di fatto potenzialmente cancerogeno. Che lo sia in effetti o non lo sia è del tutto marginale, perché il solo fatto che possa essere responsabile di un qualsiasi cancro, dovrebbe far riflettere seriamente se continuare ad utilizzare il pentolame dotato di tale rivestimento antiaderente.

La ricerca afferma  che tale pericolosità deriva dal fatto che,  alle alte temperature cui è inevitabilmente esposta una padella o pentola di questo tipo, il teflon darebbe luogo ad un’altra sostanza,  il tetrafluoroetilene, altrettanto  pericolosa per la salute.  Il buon senso, ma anche la prudenza suggeriscono quindi di orientare le proprie scelte su padelle di materiali diversi, comunque altrettanto efficienti, e quel che più conta prive di sostanze che le renderebbero nocive per la salute. Un alimento cotto in presenza di una sostanza pericolosa, ne assorbe buona parte che, inevitabilmente, finisce nel piatto  e infine assorbita dall’organismo, quindi meglio sostituire le padelle di casa scegliendo tra quelle che non presentano fattori di rischio.

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